06/11/2025
fibre di juta

Tessuti naturali, riciclati, ecologici: da tempo il settore tessile ricorre a soluzioni ed etichette che puntano sulla sostenibilità, complice anche un triste primato in termini di inquinamento ambientale e l’interesse crescente dei consumatori per alternative in linea con i propri principi etici. Tuttavia, di fronte a un’offerta così ampia e variegata, si rischia di fare confusione o di mettere sullo stesso piano due o più prodotti che richiamano lo stesso immaginario ma sono in realtà qualitativamente molto diversi.
Anche per questo, nel corso degli anni sono nate diverse certificazioni che attestano l’impegno delle aziende nella fornitura e produzione di materiali davvero “green”. Tra queste rientra anche il Global Organic Textile Standard, il più importante certificato a livello mondiale per le fibre biologiche. Scopriamo insieme in cosa consiste e perché è così rilevante nel panorama delle lavorazioni tessili, comprese quelle del packaging.

Cos’è la certificazione GOTS (Global Textile Standard)?

La certificazione GOTS attesta che i prodotti tessili biologici siano realizzati secondo processi ecocompatibili e rispettosi delle persone. È stata sviluppata da quattro organizzazioni internazionali leader nell'agricoltura biologica: la OTA-Organic Trade Association (USA), la IVN (Germania), la Soil Association (UK), la JOCA- Japanese Organic Cotton Association (Giappone). 

Il certificato – che è volontario – copre tutte le fasi della lavorazione, dalla filatura e tessitura alla produzione e commercializzazione, assicurando così la tracciabilità e l'integrità dei prodotti, dalla materia prima all’articolo finito.

I criteri da rispettare infatti sono piuttosto stringenti e riguardano aspetti ambientali, inclusa la gestione delle sostanze chimiche e delle acque reflue; e sociali, come la proibizione del lavoro forzato e minorile e la promozione di salari dignitosi. Quando un’azienda decide di sottoporsi alla verifica, incarica un soggetto di terza parte indipendente che controlla tutta la filiera e rilascia il certificato di conformità.

Le fibre biologiche

Le fibre biologiche sono un elemento chiave dei criteri ambientali GOTS. Lo standard richiede infatti che le fibre provengano da agricoltura biologica certificata, un metodo di produzione regolamentato e certificato per la gestione sostenibile del territorio. 

Le caratteristiche essenziali delle fibre biologiche sono la loro origine naturale, le modalità produttive e i conseguenti benefici per le persone e per l'ambiente.

Nello specifico, si tratta di fibre che possono derivare dalle piante (è il caso del cotone, del lino o della canapa) o dagli animali (come lana, seta o cashmere). Devono essere prodotte senza pesticidi dannosi, erbicidi e fertilizzanti sintetici. L'assenza di queste sostanze nocive riduce infatti il rischio di problemi di salute per gli agricoltori e per il consumatore finale, esposto a residui chimici. 

Anche l’uso di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) è vietato nell'agricoltura biologica per i potenziali effetti negativi sulla salute umana e sugli ecosistemi. Eliminando le sostanze chimiche dannose, l'inquinamento idrico viene limitato a vantaggio della biodiversità e della fertilità del suolo.

Criteri chimici e ambientali 

Lo standard richiede l'utilizzo di fibre biologiche provenienti da agricoltura biologica certificata che, come abbiamo visto, garantisce che nessuna sostanza chimica pericolosa finisca nel prodotto finale o nell’ambiente. Pertanto, GOTS proibisce l'uso di metalli pesanti e di oltre 1000 composti tossici solitamente impiegati nel settore tessile. Solamente i coloranti e gli ausiliari chimici approvati dallo standard sono ammessi nelle catene di lavorazione certificate.

Non solo, anche la gestione ambientale rientra tra i requisiti oggetto della valutazione. 

GOTS impone, ad esempio, l'implementazione di impianti di depurazione delle acque reflue efficienti. Inoltre, le realtà certificate sono obbligate a elaborare un documento scritto sulla loro politica chimica e ambientale, che deve includere indicazioni sul consumo di energia, i rifiuti, il rilascio di emissioni e gli sforzi complessivi per minimizzare l'impatto sulla natura e le sue risorse.

Diritti umani e criteri sociali

Oltre all’attenzione all’ambiente, chi aderisce al certificato deve rispondere a determinati principi etici: criteri sociali che garantiscono pratiche commerciali responsabili e trasparenti, e che si applicano a tutte le fasi di lavorazione e manifattura della catena del valore tessile, dalla raccolta della fibra grezza fino all'etichettatura. In altre parole, il rispetto dei diritti umani deve essere assicurato lunga tutta la catena. Un impegno che si concretizza, tra gli altri, nell’assenza di lavoro minorile o forzato; in ambienti di lavoro liberi da discriminazioni e abusi; in procedure eque e paritarie tra tutti i lavoratori; in orari e retribuzioni congrue, e in tutte quelle pratiche che favoriscono il benessere, la salute e la sicurezza del personale. 

A quali prodotti si applica

Finora abbiamo passato in rassegna i fattori determinanti per la certificazione. Ma chi può farne richiesta e per quali prodotti? 

Il GOTS certifica una vasta gamma di prodotti tessili e combinati, a condizione che contengano un minimo del 70% di fibre naturali da agricoltura biologica, tra cui: 

  • abbigliamento e indumenti; 
  • tessuti, fibre e filati (prodotti intermedi);
  • tessili per la casa, inclusi asciugamani, tovaglie e tappeti;
  • materassi e biancheria da letto;
  • prodotti combinati come mobili, carrozzine per bambini;
  • prodotti per l'igiene personale, come pannolini, assorbenti femminili, salviette struccanti e cottonfioc;
  • giocattoli e accessori in tessuto; 
  • tessili a contatto con alimenti.

Anche alcune attività manifatturiere (come la stampa o la tintura) possono essere certificate se rispettano i requisiti dello standard. Lo stesso vale per i prodotti chimici usati nell’industria tessile, che devono superare specifici test tossicologici ed ecotossicologici. 

Tipi di etichette e significato

Le etichette rilasciate da GOTS che possono essere apposte sui prodotti tessili finiti sono due e si distinguono per la percentuale di fibre biologiche certificate contenute. L’etichetta “organic” (biologico) indica un prodotto che presenta il 95% o più di fibre biologiche certificate: il restante 5% può essere composto da altre fibre approvate dallo standard. L’etichetta “made with organic” (fatto con biologico, letteralmente), significa che il contenuto è pari almeno al 70% e il resto delle fibre rispetta comunque i requisiti richiesti. 

Oltre a questi due gradi principali basati sulla percentuale, GOTS prevede anche l'uso di etichette per le fibre prodotte durante il periodo di passaggio dall’agricoltura tradizionale a quella biologica, note come fibre tessili biologiche in conversione: "organic in-conversion" (biologico in conversione) e "made with organic in-conversion" (fatto con materiale biologico in conversione). Tuttavia, per poterle adottare, i produttori devono essere in transizione da almeno 12 mesi. 

Come ottenere la certificazione GOTS

Ottenere la certificazione GOTS è un processo rigoroso e completo che si basa sull'ispezione in loco e sulla verifica da parte di organismi di certificazione indipendenti e accreditati di terze parti. Dopo aver scelto l’ente certificatore e aver concordato i costi per la pratica, i passaggi salienti includono: 

  • la valutazione preliminare: il processo inizia con un audit iniziale dei prodotti e del processo produttivo, compresa la verifica della composizione dei prodotti, della conformità delle materie prime biologiche e dei fornitori, e l'idoneità dei prodotti chimici impiegati;
  • la verifica ispettiva in sede (audit on-site) per accertare l'effettiva conformità ai criteri GOTS, la corretta organizzazione dei processi di fabbricazione e il rispetto dei criteri ambientali e sociali pertinenti. L'ispezione include anche la revisione della contabilità, il controllo dei sistemi di lavorazione e stoccaggio e il rilevamento di eventuali aree di rischio. I criteri sociali vengono verificati grazie a una serie di interviste (anche riservate);
  • rilascio del Certificato di Conformità (Scope Certificate - SC): se l'azienda dimostra la capacità di conformarsi ai criteri GOTS, riceve lo Scope Certificate. Questo certificato attesta che il titolare è autorizzato a produrre i tipi di prodotti tessili elencati in linea con lo standard. Le realtà che ottengono un SC valido sono dunque considerate fornitori certificati GOTS e sono elencate nel database pubblico GOTS;
  • rilascio del Certificato di Transazione (Transaction Certificate - TC): lo Scope Certificate attesta l'idoneità dell'azienda, ma non prova che un lotto specifico sia certificato GOTS. Per attestare che una fornitura di prodotti venduti è idonea, serve il TC: un documento che conferma che tutta la merce è conforme a GOTS e può essere usata per ulteriori lavorazioni o scambi.
  • utilizzo del marchio GOTS: ottenuta la certificazione, l’azienda riceve la licenza per applicare il logo GOTS sui propri prodotti e materiali di comunicazione. Questo logo serve a dare ai consumatori una garanzia credibile di origine biologica e lavorazione responsabile.

E dopo la certificazione?

La certificazione GOTS non è una procedura che si esaurisce con l’emissione dell’attestato, ma richiede che i requisiti siano costantemente mantenuti. Per questo, dopo la certificazione iniziale, gli organismi di terze parti eseguono una sorveglianza annuale, nonché alcune ispezioni non annunciate, con l’obiettivo di verificare che le condizioni di conformità siano sempre rispettate. Se vengono rilevate delle non conformità, solitamente vengono valutate e viene fornita una tempistica entro la quale devono essere corrette.

Perché è strategico per le aziende scegliere tessuti certificati GOTS

Come succede per altre certificazioni del settore che mirano a valorizzare le pratiche ecosostenibili (come ad esempio il Global Recycled Standard), anche il Global Organic Textile Standard rappresenta un plus per le aziende, sotto molti punti di vista. 

Prima di tutto, rafforza la fiducia dei consumatori e dei partner commerciali: GOTS è infatti riconosciuto come lo standard leader mondiale per la lavorazione dei tessuti biologici. Dunque, produttori e confezionatori tessili possono esportare i loro prodotti con una certificazione biologica accettata in tutti i principali mercati.

Secondo un sondaggio del 2024 condotto da GOTS, il 60% delle realtà certificate ha registrato un aumento delle opportunità commerciali grazie all’etichetta. 

La certificazione garantisce inoltre che l'impegno per materie prime e prodotti biologici a monte non sia compromesso dalla lavorazione a valle. Si occupa, quindi, di dare una valutazione complessiva sia sul piano ambientale che sociale: un attestato che, attraverso un’indagine completa e approfondita di tutta la filiera, rassicura gli acquirenti (intesi sia come aziende che come consumatori finali). 

In sintesi dunque, adottare i tessuti certificati GOTS per i propri prodotti o per il packaging, è strategico perché offre una promessa di sostenibilità a 360 gradi essenziale per distinguersi in un mercato sempre più attento e per garantire la conformità a standard di qualità elevati accettati a livello internazionale.