22/06/2021
manutenzione sacchetti di lino

Il lino è un tessuto vegetale dalla storia antichissima. Già gli Antichi Egizi lo utilizzavano per realizzare le bende in cui avvolgere le mummie, e da allora sono moltissimi gli usi per cui si è scoperto essere adatto. Oggi troviamo tessuti di lino nell’abbigliamento, nella biancheria, in cucina e anche nel packaging. Questo perché è .

Come tutte le fibre naturali, richiede alcune accortezze nella manutenzione. Dopo esserci occupati del lavaggio del cotone e della canapa, dunque, questa volta abbiamo raccolto alcuni consigli su come lavare il linoin maniera tale che il tessuto non perda le sue preziose caratteristiche!

Come lavare i sacchetti di tessuto in lino

Il lino, a differenza del cotone, ad esempio, attira di meno lo sporco e quindi può essere utilizzato o indossato più a lungo prima di procedere con il lavaggio. Tuttavia si stropiccia con molta facilità, per cui se abbiamo la necessità di un tessuto sempre stirato, bisogna aumentare la frequenza dei lavaggi.

Il fatto che sia una fibra molto resistente fa sì che si possa lavare sia in lavatrice sia a mano, a seconda delle preferenze, ma attenzione ai tessuti colorati! Il lino stinge facilmente, per cui è fondamentale dividere i tessuti per colore e, ai primi lavaggi di un capo o un sacchetto colorato, fare una prova a mano. È sufficiente lasciare in ammollo un pezzo del tessuto per qualche minuto e ti accorgerai subito di come cambia il colore dell’acqua.

Lavare il lino a mano

Per lavare il lino a mano hai bisogno di una bacinella, di un detersivo delicato, meglio se ecologico, e di acqua calda. Meglio evitare la candeggina che rovina le fibre, mentre è perfetto il sapone di Marsiglia per trattare sporco ostinato oppure eventuali macchie.

Questa fibra è molto resistente, per cui normalmente non richiede il lavaggio a mano, ma ci sono alcuni casi in cui è da preferire: ad esempio quando abbiamo bisogno di smacchiare un punto preciso oppure se il tessuto è personalizzato con un ricamo oppure con una stampa.

Lavare il lino in lavatrice

La resistenza del lino fa sì che si possa lavare tranquillamente in lavatrice. Nel caso dei bianchi, si può utilizzare un programma normale a 60°C, mentre per i colorati meglio non superare i 40°C. In ogni caso, attenzione alla centrifuga: se troppo aggressiva, può rovinare le fibre del tessuto. Il consiglio è di impostarne una delicata o escluderla del tutto.

Per tendaggi e tessuti per l’arredamento in lino che hanno bisogno di un lavaggio approfondito talvolta si può anche aumentare la temperatura fino a 90°C. Ma per garantire la tenuta della fibra, è bene attenersi a quanto riportato sull’etichetta.

Come asciugare e stirare il lino

Proprio perché il lino stinge facilmente, l’ideale è asciugarlo al contrario e mai alla luce diretta del sole. Beneficia dell’aria aperta e subisce negativamente gli effetti dell'umidità, per cui, anche in casa, è meglio stenderlo in uno spazio arieggiato e non troppo umido.

Cruciale è la fase della stiratura proprio perché è un tessuto che si stropiccia molto facilmente. Il ferro può essere molto caldo e può essere stirato anche a vapore, partendo dal rovescio per poi passare al dritto, solo se necessario e mai se sono presenti stampe (a caldo oppure con la tecnica serigrafica) oppure ricami che potrebbero rovinarsi.

Per stirare più agevolmente, puoi partire dal tessuto ancora umido, o inumidirlo appositamente. In questo modo, sarà più facile ottenere il tuo capo o sacchetto perfettamente ordinato e liscio in pochi passaggi.

Cosa fare se il lino si ingiallisce?

Un problema del tessuto di lino bianco è che, con il tempo, tende a ingiallire. Il danno potrebbe non essere irreparabile, ci sono alcuni "consigli della nonna" da provare. Il primo è pre-trattare l’area ingiallita con del sapone di Marsiglia naturale, che deve essere lasciato agire per circa un’oretta prima di procedere con il lavaggio, in lavatrice oppure a mano.

In alternativa, si può provare a lasciare in ammollo il tessuto per una notte intera in una bacinella con acqua tiepida, bicarbonato e sale grosso. Oppure c’è chi suggerisce di utilizzare del latte fresco sempre sull’area danneggiata: dopo averlo versato, bisogna lasciar asciugare il tessuto e solo dopo effettuare il lavaggio vero e proprio.