05/08/2022
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Il packaging è un elemento essenziale nella vendita dei prodotti, infatti un oggetto ben confezionato riscuote sempre apprezzamento e ammirazione e, se studiata attentamente, la confezione di un prodotto può diventare anche un utile strumento di pubblicità. Nel corso degli anni, le aziende del settore dell’imballaggio hanno messo a punto una grande varietà di articoli per il confezionamento dei prodotti, sfruttando le potenzialità di materiali molto diversi fra loro. Tra questi i più utilizzati sono sacchetti di plastica, oppure realizzati in tessuto, vetro, carta e cartone.

Ma siamo sicuri che tutti i materiali rappresentino una scelta davvero ecologica? Esploriamo le soluzioni sostenibili ed ecologiche per il packaging e perché potrebbe essere utile sostituire anche i sacchetti di carta con quelli di tessuto!

Packaging e sostenibilità: l’importanza di ridurre i sacchetti di plastica

I sacchetti di plastica in particolare sono probabilmente le soluzioni più utilizzate per il confezionamento dei prodotti, perché grazie alle infinite sfaccettature di questo materiale, attirano sempre l'attenzione. La flessibilità della plastica si rispecchia nei colori delle stampe. La resistenza e impermeabilità la rendono un materiale capace di durare per molto tempo. Ma purtroppo difficilmente un imballaggio in plastica può essere riutilizzato più volte. Per questo motivo, la maggior parte dei sacchetti viene buttata, aumentando la dispersione di materie plastiche e di microplastiche nell'ambiente, particelle che sono nocive per l’ecosistema. 

Nel 2017, infatti, l’ONU ha dichiarato che nel mare ci sono 51 mila miliardi di particelle di microplastica, che si possono trovare facilmente anche negli alimenti e nelle bevande che consumiamo quotidianamente. Per questo motivo nel 2018 gli eurodeputati hanno approvato una strategia di riduzione delle plastiche nei mari e nello stesso anno il Parlamento Europeo, per alcune categorie di prodotto, ha vietato in tutta l'Europa l’uso di plastica usa e getta.

Dunque molti consumatori preferiscono acquistare prodotti confezionati all’interno di imballaggi più sostenibili che inquinino di meno, e tra le alternative più utilizzate spiccano la plastica riciclata, la carta ed i sacchetti di tessuto.

La carta è molto apprezzata per il suo fascino, che evoca ricordi lontani di lettere, calendari, libri e diari ai quali siamo e rimaniamo sempre affezionati, e per questa particolarità i sacchetti di carta vengono spesso ben riposti e conservati come fossero pezzi della nostra storia da non perdere.

La stoffa e i tessuti realizzati con fibre naturali invece sono molto apprezzati ma solo da pochi anni, perché sono ecologici e permettono di realizzare sacchetti personalizzati in tutte le possibili varianti di colori e di stampa. Piacevoli al tatto e resistenti, si usano per conservare anche i piccoli ricordi accumulati nel tempo.

Carta o tessuto: quale materiale preferire? Ecco 5 buoni motivi per preferire i sacchetti di tessuto a quelli di carta.

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1. I sacchetti di carta si rovinano con l’acqua, quelli di tessuto no

L’acqua rappresenta una grande minaccia per i sacchetti di carta perché, quando entrano in contatto con una superficie umida o bagnata, queste confezioni possono perdere la loro resistenza e assorbire l’umidità. A quel punto anche gli oggetti al loro interno possono bagnarsi. Non solo, un sacchetto di carta, una volta umido, si rompe ed è inutilizzabile. 

Invece, i tessuti utilizzati per produrre sacchetti, come il cotone o la canapa, di solito sono molto assorbenti o comunque resistenti all’acqua, all’umidità e ad altri liquidi, quindi, anche se non sono totalmente impermeabili come la plastica, proteggono bene gli oggetti al loro interno, e possono essere lavati più volte perché siano sempre puliti e riutilizzabili.

2. I sacchetti di carta si strappano facilmente, quelli in tessuto molto meno

I sacchetti di tessuto difficilmente si strappano e possono resistere a pesi e urti più importanti di quelli che sopportano i sacchetti di carta, senza piegarsi o rompersi. Gli strappi inoltre possono essere ricuciti facilmente. I sacchetti di carta invece tendono ad usurarsi, piegarsi e strapparsi facilmente.

3. I sacchetti di carta non sono molto resistenti e a differenza di quelli in tessuto si prestano meno alla lavorazione

I sacchetti di carta sono meno resistenti di quelli di tessuto, infatti può capitare che si strappino durante la lavorazione, con conseguente spreco di materiale, oppure può accadere che si inceppino nei macchinari e che al termine della lavorazione abbiano difetti che possono comprometterne il design o l’utilizzo. 

I tessuti invece sono molto più robusti, e sono anche versatili. Grazie alle loro caratteristiche è possibile produrre sacchetti di vari tipi e dimensioni, con stampe e colori più duraturi di quelli di carta e utilizzabili in moltissimi contesti. Una curiosità: esistono addirittura sacchetti in cotone naturale per contenere libri, che hanno lo scopo di proteggere oggetti in carta - come i libri appunto - che possono rovinarsi facilmente.

4. I sacchetti di carta hanno vita breve, quelli di tessuto durano anni

I sacchetti di carta non durano a lungo. L’uso prolungato e l’umidità, col tempo, ne riducono la resistenza, rendendoli inutilizzabili. I sacchetti di tessuto invece hanno un ciclo di vita più lungo perché sono più robusti: possono trasportare oggetti pesanti senza subire danni, possono essere lavati e riutilizzati più volte e in caso di strappi possono essere ricuciti. Inoltre, a parità di grandezza, un sacchetto di tessuto sopporta pesi maggiori di un sacchetto di carta.

5. I sacchetti di carta non si possono lavare, quelli di tessuto sì

Una differenza importante tra sacchetti di carta e sacchetti di tessuto sta proprio nel fatto che i primi, dopo qualche utilizzo, iniziano ad usurarsi perdendo colore e se si macchiano difficilmente si potranno pulire. Mentre i sacchetti di tessuto sono lavabili e quindi possono essere utilizzati per molto più tempo.

Ad esempio, una pochette in tessuto per saponi, cosmetici e accessori di make up contiene prodotti che spesso potrebbero aprirsi e macchiarne l’interno. Se fosse in carta dovrebbe essere sostituita ogni volta che si macchia, ma essendo in tessuto, basta lavarla per farla tornare come nuova e riutilizzarla per molto tempo.

Più resistenza e sostenibilità con i sacchetti di tessuto

Tra i materiali alternativi alla plastica, da usare per imballare, trasportare o conservare oggetti, spiccano i sacchetti di carta e di tessuto. Anche se sono entrambi più sostenibili delle materie plastiche ed hanno il pregio di essere versatili e personalizzabili, i sacchetti di tessuto dovrebbero essere la scelta più consigliabile perché sono più resistenti, sono riutilizzabili più volte anche per anni e sono più facili da lavorare. La gamma è vastissima.

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