11/08/2021
manutenzione sacchetti juta

Naturale, biodegradabile, residente e molto traspirante. Parliamo della juta, una delle fibre naturali più diffuse al mondo, utilizzata per realizzare tessuti per moltissimi ambiti e funzionalità differenti: dall’arredamento ai cordami, dagli accessori fino alla conservazione di prodotti alimentari e cibi veri e propri.

Nell’immaginario collettivo, i sacchi di juta sono associati alla conservazione dei chicchi di caffè. Ma gli stessi sacchetti possono essere molto più versatili e adattati come packaging riutilizzabile anche per bottiglie e contenitore in vetro, e reinventati come coprivaso.

Proprio perché i sacchetti di juta, e questo tessuto in generale, spesso si trovano a contatto con elementi che potrebbero sporcarli, prestare la giusta attenzione alla manutenzione è fondamentale. Vediamo, dunque, alcuni preziosi consigli su come lavare la juta e conservarla il più a lungo possibile!

Come lavare i sacchetti di tessuto in juta

I tessuti di juta vanno trattati con attenzione perché molto spesso la trama non è particolarmente fitta e, quindi, potrebbe sfilacciarsi oppure deformarsi. Seguendo i nostri consigli, però, la conservazione delle caratteristiche del tessuto è assicurata: l’importante è prestare attenzione, evitare trattamente troppo aggressivi e mantenere una temperatura bassa.

La juta, infatti, si può lavare sia in lavatrice sia a mano. Quest’ultima tecnica è preferibile nel caso di pezzi piccoli, tessuti più delicati oppure sacchetti con piccole macchie su cui agire in maniera puntuale.

Lavare la juta a mano

I tessuti di juta vanno lavati in acqua fredda, o al massimo lievemente tiepida, in cui vanno immersi per poco tempo, al massimo cinque minuti. Una temperatura troppo elevata potrebbe danneggiare la trama, così come un’immersione prolungata. All’acqua si aggiunge un detersivo, meglio se naturale, da mescolare con le mani in maniera tale che possa agire su tutto il tessuto.

Nel caso in cui ci siano alcune macchie, il consiglio è di trattarle prima con una spugna umida ben strizzata. Per non rovinare il tessuto, è meglio non sfregare la fibra, ma tamponarla sulla macchina fino a che non scompare.

A conclusione del lavaggio, è bene ricordarsi di sciacquare il tessuto sempre con acqua fredda fino a quando vediamo scorrere solo acqua trasparente.

Lavare la juta in lavatrice

La juta si può lavare anche in lavatrice, ma si tratta in ogni caso di un trattamento più aggressivo. Per questo è sconsigliato per pezzi piccoli oppure per tessuti già rovinati. Negli altri casi, possiamo utilizzare un programma per capi delicati a bassa temperatura e un classico detersivo naturale per pulire a fondo il nostro sacchetto.

Per ammorbidire il tessuto si può aggiungere al lavaggio in lavatrice anche qualche goccia di candeggina e l’ammorbidente. In questo modo, il tessuto risulterà rinvigorito, ma attenzione agli usi! Se vuoi, ad esempio, utilizzare una delle tecniche di tintura naturale sulla juta evita la candeggina perché, poi, il colore potrebbe non aderire come immaginiamo.

Come asciugare la juta

La juta, come abbiamo visto, è una fibra piuttosto delicata, sebbene resistente poiché come packaging. Anche la fase di asciugatura va eseguita con cura e attenzione.

L’ideale, per i pezzi più piccoli e magari lavati a mano, è posizionare il tessuto su una superficie piana, sopra un asciugamano e coprendolo con un altro. Il sacchetto umido non va strizzato, né manipolato, ma semplicemente adagiato in maniera tale che l’acqua venga assorbita dagli asciugamani. Talvolta potrà essere necessario sostituire gli asciugamani prima che il tessuto sia completamente asciutto, e in questo modo avremo modo di conservare la forma del tessuto e avremo evitato problemi della trama e sfilacciature.

Se, invece, abbiamo un tessuto di juta che è stato lavato in lavatrice senza problemi abbiamo anche due ulteriori alternative: l'asciugatrice selezionando sempre un programma per delicati, oppure l’asciugatura all'aria aperta. In quest'ultimo caso, il consiglio è di posizionare il sacchetto su una sedia di legno oppure di plastica, evitando quindi pieghe, e lasciarla all’aria aperta fino a quando non sarà asciutta.

A differenza del lino, ad esempio, la juta tende a non stingere, però se lasciamo il tessuto all’aria aperta troppo a lungo potrebbe rovinarsi o irrigidirsi. Meglio controllare regolarmente. La juta, infine, non va stirata: proprio per questo curare la fase di asciugatura, optare per superfici piane e rigide ed evitare, invece, i classici stendini può fare la differenza.

Togliere i cattivi odori dalla juta: si può fare?

Una questione molto sentita riguarda l’odore della juta e, più in generale, gli aromi che può assorbire anche dai cibi che conserva. Esistono, fortunatamente, diversi modi per migliorare la situazione:

  1. far prendere aria al tessuto;
  2. utilizzare il bicarbonato di sodio sul tessuto, lasciandolo agire per un paio di giorni e, poi, eliminandolo scuotendolo;
  3. aggiungere al lavaggio a mano dell'aceto, in particolare a quattro parti di acqua dovrebbe corrisponderne una di aceto. È sufficiente un’immersione di pochi minuti per ottenere un tessuto come nuovo!

In questa maniera, seguendo i classici “consigli della nonna” avremo il nostro sacchetto di tessuto di juta pronto ad essere riutilizzato, perfettamente pulito e profumato!